Perché risulti cattivo pagatore? Ecco la risposta

Ti hanno rifiutato il prestito perché la tua reputazione creditizia non va.
Ma perché risulti cattivo pagatore? Questa è la risposta che cerchi.

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Parliamoci chiaro: se ti sei chiesto perché risulti cattivo pagatore, evidentemente qualcosa è andato storto nel sistema di controllo dei prestiti e rimborsi.

Non lo sappiamo per certo, ma è probabile che le cose siano andate così.
Hai chiesto un nuovo prestito in banca (o in una qualsiasi agenzia di credito) e ti è arrivato, in risposta, un rifiuto inaspettato. Niente soldi per te, dunque; le banche ti hanno chiuso la porta in faccia perché sul tuo nome c’è la temuta etichetta di cattivo pagatore.

Ma tu non lo sapevi.
Il che può sembrare strano. Di fatto, finisce nella lista dei cattivi pagatori chi ha gestito male il suo debito. A meno di una truffa a nome tuo – cosa che succede raramente, per fortuna – se hai ricevuto una segnalazione di questo tipo, anche tu hai sbagliato qualcosa nella gestione delle rate di rimborso. E di questo ne eri sicuramente a conoscenza.

Il punto è che ti manca un passaggio: quando sei diventato un cattivo pagatore?
Capita infatti che le banche agiscano in maniera subdola. In altre parole, ti segnalano in una delle tante Centrali Rischi senza fartelo sapere e ti impongono una reputazione creditizia bassa che avresti potuto evitare.

Questo meccanismo però può essere la tua fortuna.
Perché se risulti cattivo pagatore a tua insaputa, forse la tua segnalazione tanto legale non è.
E sai cosa succede quando sei vittima di una segnalazione in Centrale Rischi illegittima?

Continua a leggere questo articolo per scoprirlo.
Ma intanto partiamo dall’inizio.

Chi è il cattivo pagatore, secondo le banche

Che cosa vuol dire essere un cattivo pagatore? Il cattivo pagatore è una persona che ha ricevuto un prestito dalla banca, ha pagato in ritardo una o più rate mensili e che quindi merita l’etichetta di debitore inaffidabile, qualcuno a cui è meglio non cedere altri prestiti.

Come già saprai, quando ricevi un prestito alle rate non puoi sfuggire: devi pagarle tutte, e devi pagare con puntualità. Anzi, basta un ritardo di pochi giorni per mettere le banche in allarme. Considera che il sistema di segnalazioni non nasce a scopo punitivo. Al contrario, è uno strumento utile alle banche per capire di chi può fidarsi e a chi può concedere liquidità senza rischiare un’insolvenza (o una fregatura).

Va detto che alla prima rata che paghi in ritardo la banca si mostra più tollerante, specie se si tratta di un ritardo di pochi giorni. In genere, hai quindici giorni per risolvere – ovviamente pagando una mora – e smettere di pensarci.

Ma il primo ritardo verrà sempre tenuto in considerazione, perché banche e istituti di credito sono sempre in contatto con le Centrali Rischi che, sulla base di come gestisci il debito, ti assegnerà un credit score per stabilire il tuo grado di affidabilità. Pertanto, anche se si tratta di un ritardo di pochi giorni, questi non passeranno mai inosservati.

Il meccanismo di segnalazione come cattivo pagatore

Dunque, come funziona la segnalazione come cattivo pagatore?
Nel momento in cui non paghi la tua rata mensile in tempo, la banca ti fa recapitare a casa un avviso di pagamento mediante raccomandata con ricevuta di ritorno per informarti che hai quindici giorni di tempo per non finire segnalato in Centrale Rischi.

Dunque hai circa due settimane per risolvere: in quel caso pagherai la rata con una mora, e avrai scampato il pericolo di una segnalazione.

Se non paghi – e il ritardo si estende alla seconda, alla terza, alla quarta rata – la segnalazione come cattivo pagatore verrà inviata alla Centrale Rischi regolarmente, ogni mese, senza che tu possa farci nulla.

Ma a quel punto, se hai ricevuto all’inizio un avviso per raccomandata (così come vuole la legge), dovresti essere già al corrente della tua posizione negli archivi delle Centrali Rischi. Pertanto, l’etichetta di cattivo pagatore non dovrebbe essere per nulla una sorpresa.

Eppure, se hai aperto questo articolo, una sorpresa lo è stata.
Per questo ci teniamo a sottolineare il passaggio dell’avviso di pagamento: un passaggio fondamentale, perché è proprio questa raccomandata che rende legittima – o illegittima – la tua segnalazione come cattivo pagatore.

Insomma, è un dettaglio che fa la differenza.
Ma di questo parleremo più in basso.

Per quanto tempo rimani nella lista dei cattivi pagatori?

La durata della segnalazione come cattivo pagatore è un dato importante, perché ti dà un’indicazione temporale ben precisa.

In altre parole, se sei stato schedato come cattivo pagatore ma non sai perché, questa informazione può aiutarti a capire meglio cosa è successo e soprattutto quando.

È importante sottolineare che le tempistiche variano, anche se di poco, da centrale a centrale. In Italia ce ne sono diverse: una pubblica, quella della Banca d’Italia; altre private. Qui prenderemo come esempio le tempistiche della Centrale Rischi CRIF, ovvero la più conosciuta.

 

Per approfondire la differenza tra Centrale Rischi Banca d’Italia e Centrale Rischi CRIF, ti suggeriamo di leggere di più a questo link.

 

Per i cattivi pagatori, CRIF prevede queste tempistiche:

Dodici mesi se hai pagato in ritardo solo una o due rate
Se il ritardo interessa solo una o due rate, CRIF conserva la tua segnalazione come cattivo pagatore solo per dodici mesi (un anno) a partire dal momento in cui ti sei messo in regola con la banca. Dunque: hai pagato oggi la rata del tuo piano di ammortamento che avevi saltato? Bene, da oggi e per i prossimi dodici mesi sarai un cattivo pagatore.

Ventiquattro mesi se hai pagato in ritardo tre o quattro rate
Per i ritardi che interessano tre o più rate, i tempi sono più lunghi ma il meccanismo è lo stesso. Verrai cancellato automaticamente dai sistemi del CRIF ventiquattro mesi dopo (ovvero due anni dopo) il versamento delle rate pagate in ritardo. Solo a quel punto potrai vedere ripulita la tua reputazione creditizia.

Ovviamente, la cancellazione automatica si applica solo se – nell’arco di cui dodici o ventiquattro mesi – paghi tutto con puntualità. Altrimenti, al primo ritardo, si ricomincia da capo.

Riabilitazione del cattivo pagatore: si può ottenere in anticipo?

È chiaro a questo punto che la riabilitazione del cattivo pagatore – insomma la cancellazione dal CRIF – avviene soprattutto in automatico a decorrere del primo o del secondo anno.

Ma finisce lì? Insomma, devi arrenderti e accettare la tua condizione di cattivo pagatore?
In verità, no. Perché esiste un modo per farsi cancellare la segnalazione in anticipo.
Soprattutto se tratta di una segnalazione illegittima di cui tu non eri a conoscenza.

Ricordi quando prima abbiamo parlato dell’avviso mediante raccomandata?
Ecco che adesso ci torna utile.

Come abbiamo già ripetuto più volte, se sei finito qua è perché non ti aspettavi proprio di essere stato schedato come cattivo pagatore. Pertanto è facile pensare che tu non fossi al corrente di questa possibilità. Insomma, forse la banca non ti ha mandato alcun avviso.

Ma l’avviso è obbligatorio per legge!
Secondo la normativa italiana, le banche sono assolutamente in dovere di informarti prima di inviare una segnalazione sul tuo conto. Devi essere sempre tenuto al corrente di quello a cui vai incontro. E quando non succede… ecco, alla Centrale Rischi tocca rimediare.

E un modo c’è per rimediare, anche se ti fanno credere che non è possibile.

Come far cancellare una segnalazione in anticipo

La soluzione a questo punto arriva da ADifesa, ovvero da noi che come associazione consumatori da anni lavoriamo per tutelare i cittadini vittime di banche poco trasparenti.

Nel corso della nostra esperienza ci siamo accorti che molti di coloro che finiscono schedati nelle Centrali Rischi in realtà non meritano assolutamente la segnazione.
Per questo abbiamo sviluppato un metodo finora infallibile.

Quello che facciamo – in poche parole – è chiedere una visura del CRIF e di tutte le Centrali Rischi, private e pubbliche, che operano sul territorio italiano. In seguito vediamo cosa dicono di te (per esempio: sei un cattivo pagatore o hai solo un punteggio di affidabilità basso? Perché ti hanno rifiutato il prestito?). Infine, analizziamo tutta la parte burocratica.

Abbiamo dalla nostra esperti di diritto bancario che si muovono senza troppa fatica tra carte, documentazioni e perizie. Professionisti che in poco tempo sapranno dirti tutto della tua segnalazione: se è legittima, se ci sono dei problemi, se si può cancellare.

E stanne certo: quasi sempre la segnalazione si può cancellare.

ADifesa si prende così carico del tuo fascicolo, e gestisce per te tutta la comunicazione con le Centrali Rischi. Con il nostro metodo sparirai dai loro registri prima che tu te ne accorga.

Dunque, se hai bisogno di nuova liquidità o vuoi comunque ripulire la tua reputazione creditizia, sappi che chiedere la cancellazione in anticipo – tramite un’associazione come ADifesa – è il modo più veloce, sicuro e soprattutto legale!

Vuoi saperne di più? Nessun problema, è facile. Compila il form qui sotto oppure chiama il numero 039 915 5841. Abbiamo consulenti pronti a chiarire ogni tuo dubbio e a darti una mano per risolvere il problema.

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