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CRIF e Centrale Rischi di Banca d’Italia: quali sono le differenze?

CRIF e Centrale Rischi di Banca di Italia: conosci quali sono le loro differenze?
Leggi l’articolo di ADifesa per togliere ogni dubbio.

Uno dei messaggi che arriva più spesso in Associazione ha a che fare con la «segnalazione in CRIF».

In altre parole, la gente che ci contatta – consapevole di aver ricevuto una segnalazione per aver mal gestito il rimborso di un debito – ci comunica già in anticipo che è la CRIF ad aver registrato i dati personali, e non una qualsiasi altra Centrale Rischi.

Ma come fa ad averne certezza? In verità non ce l’ha. Questa convinzione (erronea, di fatto) nasce da due malintesi ampiamente diffuso, secondo cui:

✘ la parola CRIF è sinonimo di Centrale Rischi
✘ la CRIF è l’unica Centrale Rischi esistente

In questo articolo vogliamo finalmente sfatare questi miti che riguardano CRIF e Centrale Rischi di Banca d’Italia.

Qui in ADifesa riteniamo che la conoscenza sia la prima grande arma dei cittadini, quando si tratta di doversi difendere da banche e agenzie di credito. E questo aspetto – ovvero quello che riguarda le Centrali Rischi e il loro funzionamento – va approfondito nel migliore dei modi.

Partiamo quindi dalla questione più importante: tra la CRIF e la Centrale Rischi quali sono le differenze?

Analizziamole una per una.

Cos’è la CRIF e come funziona

La parola CRIF sta per Centrale Rischi Finanziari, che è il nome di una società bolognese che si occupa, tra le altre cose, anche di gestire informazioni creditizie che riguardano i cittadini che hanno chiesto un prestito in banca.

Parliamo dunque di una società privata, una delle più importanti in Europa. Al suo interno ospita un Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) chiamato Eurisc, una banca dati che registra dati, informazioni e credit score di ogni debitore.

Il funzionamento della CRIF è molto semplice: non appena fai richiesta di un prestito, la banca invia alla Centrale Rischi bolognese le informazioni sul tuo conto. Le informazioni verranno poi aggiornate per tutto il periodo successivo, a cadenza regolare, fino alla chiusura del contratto di prestito.

Quindi il tuo nome sarà presente nell’archivio Eurisc a prescindere dalla tua condotta, ma il tuo merito creditizio può variare a seconda di come gestisci il debito. Una segnalazione positiva può diventare negativa in pochissimo tempo.

La CRIF comunque non può conservare i tuoi dati ad libitum. Pur essendo una società privata, deve comunque sottostare alla normativa stabilita dal Garante della Privacy che impone tempi di conservazione limitati. Una segnalazione può rimanere in Eurisc dai 180 giorni fino ai 60 mesi in base alla natura del suo contenuto.

Rimane comunque il fatto che la CRIF ha tutto il diritto di registrare le informazioni sul tuo conto, a patto che vengano rispettati alcuni presupposti. Puoi approfondire la questione leggendo anche Cos’è la CRIF, come funziona e perché ci sei finito sul blog di ADifesa.

Come funziona la Centrale Rischi di Banca d’Italia

La Centrare Rischi (CR) di Banca d’Italia è un organo di controllo statale che serve a monitorare la situazione relativa a prestiti e finanziamenti, e aiuta le banche a gestire bene il suo sistema di crediti evitando così rischi e insolvenze.

Quando parliamo di CR dunque intendiamo dunque un organo pubblico, e il suo funzionamento differisce leggermente da quello della CRIF così come da tutte le altre Centrali Rischi a gestione privata.

Per esempio la Centrale Rischi di Banca d’Italia registra informazioni su prestiti e debiti sono quando si supera una certa soglia, ovvero 30mila euro. Quando chiedi un prestito superiore o pari a 30mila euro, l’istituto di credito a cui ti seri rivolto è obbligato per leggere a comunicare tutto alla CR. Anche nel caso in cui dovessi pagare in ritardo alcune rate, se il tuo debito si trova sotto quella soglia la Banca d’Italia non lo registra.

Diverso è il caso delle sofferenze bancarie, ma anche per quelle le regole sono diverse: la segnalazione “a sofferenza” viene inviata per debiti che superano i 250 euro. Ricorda comunque che per la sofferenza bancaria viene presa in considerazione l’intera situazione economica di chi ha il debito, e non solo il ritardo dei singoli pagamenti.

CR vs CRIF, le differenze in breve

Per aiutarti a comprendere più veloce le differenze tra Centrale Rischi di Banca d’Italia e CRIF, ti proponiamo questo schema che raggruppa le caratteristiche di ognuno.

Centrale Rischi di Banca d’Italia (CR)Centrale Rischi Finanziari (CRIF)
• è un organo statale• è una società privata
• registra segnalazioni negative• registra segnalazioni positive, negative e neutre
• ti segnala come cattivo pagatore
solo se il tuo debito supera i 30mila euro
• ti segnala come cattivo pagatore quando paghi in ritardo le rate, a prescindere dall’entità del tuo debito
• la segnalazione per sofferenza viene registrata
solo se la sofferenze è stata accertata
• la segnalazione per sofferenza viene registrata non appena l’istituto di credito invia la comunicazione.

Sebbene la segnalazione in CR possa sembrare meno preoccupante rispetto a quella del CRIF, in entrambi i casi è sempre meglio evitarla perché le conseguenze sulla tua reputazione creditizia sono notevoli e non vanno sottovalutati.

Sai già in quale Centrale Rischi sei finito?

Quando ricevi una segnalazione in Centrale Rischi, non hai la certezza – a priori – su quale SIC ha registrato i tuoi dati. Tieni a mente che CR e CRIF sono soltanto due possibili alternative. In Italia operano infatti numerose Centrali Rischi a gestione privata, ed è una lunga lista che va tenuta sotto controllo.

Se vuoi sapere in quale Centrale Rischi sei finito, puoi chiedere una visura per ogni organo di controllo presente sul territorio italiano. Chiedere la visura conviene, perché è a partire da quella che si può scoprire se la tua segnalazione è legittima o se è il caso di cancellarla.

Perché sì, le segnalazioni si possono cancellare.

Ma solo se ci sono i giusti presupposti.

Vuoi sapere in quale Centrale Rischi si trova la tua segnalazione e come fare per cancellarla? Lascia un messaggio qui sotto e fattelo spiegare da un nostro consulente.

ADifesa è sempre pronta a darti una mano.

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