Cancellazione CRIF, come proteggere i tuoi dati finanziari?
Scopri con ADifesa come proteggere i tuoi dati finanziari attraverso la cancellazione CRIF. Ripulisci così la tua reputazione creditizia!
Proteggere i tuoi dati finanziari è fondamentale.
È fondamentale soprattutto se stai cercando di aprire un nuovo rapporto bancario e/o di ottenere un nuovo prestito.
Già lo sai, ma è bene ripeterlo: se hai una brutta reputazione creditizia diventa difficile allacciare i rapporti con un istituto di credito.
E – se questo è davvero il tuo caso – è probabile che ti sia già successo di ricevere un rifiuto di fronte a una richiesta di finanziamento o di dover accettare una proposta con tassi di interesse troppo alti, svantaggiosi.
In queste situazioni, l’unica soluzione possibile è la cancellazione dei dati dai sistemi di informazione creditizia (o SIC). Sistemi come quello del CRIF, una delle Centrali Rischi più conosciute in Italia.
Qui, in questo articolo, vogliamo spiegarti come funziona la cancellazione dal CRIF e quali sono gli strumenti a tuo favore per ripulire una volta per tutte la tua reputazione creditizia.
Come si ottiene la cancellazione dal CRIF?
Ci sono due strade per ottenere la cancellazione dal CRIF. La prima strada è quella più facile (non serve il tuo intervento, è automatica) ma è svantaggiosa: può causarti problemi fino ai prossimi tre anni. La seconda è quella meno conosciuta, forse la più complicata: ma ti libera nell’immediato della tua segnalazione come cattivo pagatore.
Andiamo con ordine.
Se hai ricevuto una segnalazione nel sistema di informazione creditizia del CRIF, puoi semplicemente decidere di aspettare che la segnalazione si cancelli da sola. Questa è la prima alternativa.
Un’alternativa possibile grazie al Garante della Privacy, che ha stabilito un regolamento puntiglioso riguardo la conservazione dei dati all’interno dei SIC. Le tempistiche in materia di segnalazione (qui la fonte) stabiliscono che le tue informazioni devono rimanere registrate per un tempo che è proporzionale alla gravità dell’inadempienza.
In altre parole: maggiore è il ritardo nei pagamenti, più lungo sarà il periodo di conservazione. Nel paragrafo successivo vedremo meglio – e nel dettaglio – quali sono le tempistiche di conservazione.
La seconda alternativa, a cui facevamo cenno prima, può invece liberarti nell’immediato della tua segnalazione. Una possibilità che viene già proposta dallo stesso CRIF, che a questo proposito – sul suo sito ufficiale – scrive: «se un dato non è trattato in conformità alla normativa o che l’ente partecipante non l’ha segnalato correttamente, è un tuo diritto gratuito richiedere la cancellazione/modifica dei dati dal SIC, documentando le tue ragioni.» (Fonte)
La seconda alternativa, quindi, è la cancellazione anticipata. Vedremo in seguito quali sono gli estremi per poterla richiedere, in autonomia o con il supporto di un’associazione consumatori.
Le tempistiche dietro la procedura.
Quanto tempo passa dalla cancellazione CRIF?
Come già dicevamo, le tempistiche ufficiali (quelle dettate dal Garante della Privacy) prevedono una conservazione dei dati proporzionale all’inadempienza.
Il fatto che sia necessario aspettare – a volte anche fino a tre anni – non deve stupirti, né indignarti. Il sistema di segnalazione nei SIC nasce per tutelare le banche dai debitori poco affidabili.
Per una banca è importante avere garanzie. Se la tua affidabilità creditizia è molto bassa, gli istituti di credito devono valutare bene prima di concederti altro denaro in prestito (per esempio tramite linea di credito o carta di credito).
E come misurare la tua affidabilità creditizia, se non attraverso le informazioni conservate nei SIC? Per le banche, insomma, è uno strumento fondamentale.
D’altro canto, il Garante della Privacy ha voluto tutelare il più possibile i debitori e privati cittadini, già vessati da una situazione economica difficile e opprimente. Le tempistiche perciò sono le seguenti:
- per pagamenti in ritardo di una o due rate: i dati verranno conservati per 12 mesi a partire dalla comunicazione di regolarizzazione, a condizione che i pagamenti siano sempre regolari
- per pagamenti in ritardo di tre o più rate: i dati verranno conservati per 24 mesi a partire dalla comunicazione di regolarizzazione, anche in questo caso a condizione che i pagamenti siano sempre regolari.
- per finanziamenti non rimborsati o stati di insolvenze: i dati verranno conservati per 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale o dall’ultimo aggiornamento fornito dall’ente partecipante.
È bene ricordare che le segnalazioni NON devono essere necessariamente negative. Nei sistemi di informazione creditizia (anche quello di CRIF) sono immagazzinate informazioni sulla tua reputazione creditizia in generale: il tuo nome viene registrato in CRIF non appena avanzi una richiesta di prestito.
In quel caso però ci rimane solo per 180 giorni, e comunque non deve preoccuparti: le conseguenze di una segnalazione di questo tipo sono inesistenti.
La prospettiva di una cancellazione anticipata.
Come velocizzare la cancellazione CRIF?
Se desideri “velocizzare” il processo di cancellazione dal CRIF, la seconda alternativa (quella della cancellazione anticipata) è allora la strada che devi percorrere.
Come già dicevamo, è possibile cancellare in anticipo la segnalazione in CRIF soltanto se emergono irregolarità nella segnalazione. Una situazione che per la verità è molto diffusa: l’Associazione ADifesa, che da anni si occupa di irregolarità bancarie, stima che circa il 65% delle segnalazioni presenta anomalie.
Quando questo accade, la cancellazione immediata dal CRIF diventa un diritto imprescindibile. Imprescindibile, a patto che si riesce a dimostrare l’esistenza delle anomalie.
Come scrive CRIF sul sito, la cancellazione anticipata è una possibilità soltanto se riesci a “documentare le tue ragioni”. Vale a dire se in fase di reclamo o di ricorso in via stragiudiziale, riesci a presentare una perizia approfondita delle anomalie presenti nella pratica di segnalazione.
Qui sta l’inghippo, ovvero la difficoltà reale della procedura.
Se è vero che la stessa CRIF propone un modulo di richiesta online, è vero anche che senza un’assistenza legale è difficile ottenere la cancellazione.
Allora, come fare per richiederla?
Vediamolo qui.
Come richiedere la cancellazione al CRIF
Per richiedere – e ottenere nel minor tempo possibile – una cancellazione dal CRIF, bisogna prima documentare tutte le anomalie presenti nella segnalazione.
In questa fase, è fondamentale il supporto di un legale o di un’associazione consumatori. Soltanto un professionista (o una squadra di professionisti, come quelli di ADifesa) può aiutarti a far valere le tue ragioni contro una Centrale Rischi o una banca.
La riabilitazione creditizia passa infatti dalla perizia tecnica, che evidenzia gli errori a tuo sfavore – e sono in genere tanti, banche e Centrali Rischi sanno essere molto disattente. La richiesta vera e propria è quindi solo un piccolo – minuscolo – tassello. Che puoi fare in autonomia, certo; purché ci sia dietro il supporto di gente competente e specializzata nel settore.
ADifesa può darti una mano: scopri il servizio!
Il servizio di cancellazione anticipata di ADifesa ti consente di ripulire la tua reputazione creditizia nel giro di pochi mesi. Il nostro metodo – sviluppato da un team di professionisti, e perfezionato negli anni – si compone di quattro fasi:
- primo colloquio telefonico per capire meglio la situazione
- richiesta documentale, cioè ricerca dati in tutti i SIC operativi
- perizia tecnica, per far emergere qualsiasi anomalia
- cancellazione anticipata, se ci sono gli estremi per chiederla
Quello della richiesta documentale, per altro, è un passaggio fondamentale ma sottovalutato. La segnalazione come cattivo pagatore, infatti, non viene inviata soltanto al CRIF – come erroneamente si crede.
I sistemi di informazione creditizia che operano in Italia sono moltissimi: ADifesa li controlla tutti per ripulire la tua reputazione al 100%.
Quanto costa fare la cancellazione dal CRIF?
Il costo della cancellazione dal CRIF è diviso in due parti. Innanzitutto, vi è un costo fisso che copre: le visure complete e l’analisi della documentazione. La seconda parte del costo invece varia in base al numero di segnalazioni da cancellare.
Per 149,00 € ADifesa ti fornisce le visure storiche complete (fino a 10/15 anni precedenti) di tutte le Centrali Rischi operanti in Italia. In quella cifra è inclusa l’analisi approfondita (con perizia tecnica) per individuare eventuali irregolarità della tua segnalazione.
Se dall’analisi emerge una possibilità concreta di richiedere la cancellazione dal CRIF, ti daremo un preventivo completo che includerà: tempi, costi e modalità di pagamento per la cancellazione effettiva della segnalazione.
Puoi richiedere maggiori informazioni qui sotto.
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